Fantascientifico Maroni!
Primopiano
... dopo il flop del tablet per votare al referendum in diversi seggi lombardi il governatore lombardo Maroni dichiara pronta un'alternativa d'emergenza ai tablet:
... "per le prossime votazioni, in caso di malfunzionamento dei tablet gli elettori potranno votare con un modello precompilato simile a quello della dichiarazione dei redditi: gli elettori lombardi infatti riceverrano a casa il modello SEDS "scheda elettorale di salvataggio" già precompilato con il voto già espresso, dovranno solo leccare il francobollo, incollarlo sulla busta e spedirlo a: MaroniForever - palazzo Lombardia, Piazza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano"!
Referendum lombardo: soddisfazione alle stelle di Maroni!
Primopiano
... "Oltre 3 milioni di Lombardi sono andati al voto, per la precisione 3.022.017, un risultato oltre le mie aspettative, di cui sono molto soddisfatto. In Lombardia non c'era il quorum, ma se tre milioni di Lombardi sono andati al voto, vuol dire che il tema dell'autonomia è straordinariamente importante e io mi sento l'incarico di questa responsabilità".
...in un referendum "normale" con il quorum chissà se Maroni sarebbe stato altrettanto soddisfatto!
"Cervelli in fuga" sul caso di tubercolosi alla Vincenziana...
Primopiano
... interrogazione presentata dalla Lega Nord alla Giunta regionale lombarda (Lega Nord) sul caso di tubercolosi al Centro di Accoglienza della Vincenziana di Magenta...
... La Lega Nord mostra i muscoli a se stessa!
L’antifascismo ri-smarrito
PrimopianoPer noi gufi, un tentato pluriomicidio di uno che fa il saluto romano è un tentato pluriomicidio di un fascista e se qualcuno lo derubrica a gesto inconsulto di uno squilibrato, inserito nelle liste elettorali di un partito nelle elzioni amministrative del 2017, saltiamo sul nostro ramo, voliamo via esterrefatti e ci rifiutiamo di condividere un albero con chi fa queste affermazioni indecenti. Ci eravamo appena congratulati per l’antifascismo ritrovato del PD quando scopriamo che in quel partito c’è chi mette sullo stesso piano le manifestazioni antifasciste e quelle filofasciste che è come vietare sia un corteo di mafiosi sia un corteo che vuole manifestare solidarietà alle vittime della mafia e nessuno a far notare che essere nati dalla parte più fortunata del Mediterraneo non è affatto un merito. Il 10 giugno, anniversario della morte di Matteotti per il quale il fascismo non era un’opinione, ma un crimine è anche il giorno in cui un dittatore schifoso, la cui amante antisemita non può essere oggetto di satira (ma poi siamo tutti Charlie!), dichiarò ignominiosamente guerra alla già sconfitta Francia. In quel giorno noi gufi proponiamo di avvolgere in un drappo nero -come aveva fatto la vedova di Battisti, Ernesta Bittanti, con il monumento del marito alla notizia di un’adunata fascista a Trento - cippi, monumenti, lapidi commemorative, dedicati ai caduti per la Liberazione nelle città in cui avranno vinto le elezioni forze politiche che minimizzano il rigurgito fascista in Italia.
L’antifascismo ritrovato
PrimopianoAllieta che finalmente un partito che dovrebbe avere nel proprio DNA il contrasto all’ideologia fascista sfili in difesa dei valori sui cui si basa la Costituzione dopo aver cercato di snaturarla in senso verticistico, quando bastava modificare i regolamenti parlamentari come infatti si sta facendo ora. Meglio tardi che mai, soprattutto perché quello stesso partito, avendo ora i numeri in Parlamento o potendoli trovare, non ha insistito per una Commissione d’inchiesta sui fatti di Genova. Dov’è finito quel parlamentare che chiedeva “Vorrei sapere se è vero o non è vero che i ragazzi sono stati costretti a urlare Viva il Duce” e magari qualcuno vorrebbe sapere perché sono stati promossi i vertici delle forze dell’ordine dell’epoca, quando la magistratura ha accertato le nefandezze avvenute in quell’occasione, ma a causa della prescrizione-mai abolita in toto da quel partito- i fascisti all’opera in modo purtroppo molto concreto non sono stati puniti. Detto questo, occorre precipitarsi ad acquistare il quotidiano e la rivista colpiti per le inchieste sui neofascisti, perché “il fascismo è un crimine e non un’opinione” e lo era ben prima del 1938, come dimostrò l’assassinio dell’autore di tale frase.
Foto: La foto è di European Parliament - Pubblicata con Licenza: Creative Commons License
Convocazione Consiglio Direttivo - 08/05/2019
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Convocazione Consiglio Direttivo - 18/01/2019
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